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Immagine del redattoreSerena Specchi

Le Master 2014 - Muscadet Sèvre et Maine AOC - Donatien Bahuaud

Le Master 2014 - Muscadet Sèvre et Maine AOC - Donatien Bahuaud Donatien Bahuaud già da giovane coltiva le viti, nella regione a sud-est di Nantes, in maniera rigorosa ma, ancor più, concentra la sua attenzione ai terreni, convinto che siano quelli adatti per sviluppare vini dai sapori ricchi, fini ed eleganti. A soli 21 anni crea il suo Domaine, nel 1929, e partecipa attivamente al movimento per il riconoscimento della Denominazione Muscadet, fino alla creazione dell'AOC nel 1936. A La Chapelle-Heulin, nel Dipartimento della Loira Atlantica, nel 1937 Donatien Bahuaud acquista il Castello di Cassemichère e vi stabilizza la sua Cantina. “La vinificazione da sola non è sufficiente per creare vini unici! " potrebbe essere l'insegnamento per la conduzione del proprio lavoro ai suoi eredi. Infatti Donatien è tra i primi nella regione a credere nei lunghi affinamenti sulle fecce fini che sviluppa sia in acciaio, in legno che in vetro: lo scopo è quello di permettere agli aromi del vino di evolversi, di completare la sua struttura gustativa ma soprattutto di svelare la materia prima rispettando il ritmo del vino. Degustiamo pertanto una cuvée che sublima una delle Denominazioni più rappresentative della Loira, la Muscadet Sèvre et Maine (AOC che non prende il nome, stranamente, ne dalla zona ne dal vitigno ma dalla caratteristica nota muschiata del vino). Le Master 2014 è frutto di Melon de Bourgonge in purezza, allevato su terreni prevalentemente limo-sabbiosi con sottosuolo ricco di magnesio e di potassio, scisto e pietra vulcanica. Le uve, maturate in un clima temperato oceanico, vengono raccolte da metà settembre ed alla diraspo-pigiatura segue una fermentazione a temperatura controllata. Ma la caratteristica saliente della vinificazione del "melon" è la lunga permanenza "sur lie", per svariati mesi, che dona struttura, eleganza e finezza. Eccolo nel calice, giallo paglierino intenso, limpido, con riflessi verdolini. Naso fruttato, pera, mela verde, leggermente agrumato, con sentori che virano verso una frutta più carica, albicocca o pesca bianca. Floreale sui toni della ginestra; note iniziali evidenti di idrocarburo. Erbaceo poi, gradevolmente vegetale. Il sorso è secco, leggermente mosso; buona struttura ed acidità che rendono la beva piacevole. Sapido, con una tensione che riporta l'agrume all'attenzione dei sensi. Finale equilibrato ed elegante. E il "caratteristico muschio" forse non è così descrittivo di un vino che abbiamo trovato molto identitario ma con eleganza. Cheers!!!




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