Con il Five Roses nasce in Italia il primo rosato in bottiglia.....bottiglia di birra!!!
Siamo in guerra, lo ripetono continuamente, una guerra diversa, non ci sono bombe sopra le nostre teste ma i caduti e gli ammalati nel bollettino quotidiano della protezione civile aumentano inesorabilmente.
E’ in questi giorni di isolamento che mi sono ricordata della storia del Five Roses di Leone De Castris, di come nasce questo rosato che ancora oggi dopo tanti anni è così apprezzato in tutto il mondo.
Nasce in un periodo difficile, nel mezzo della guerra civile, l’Italia era sospesa tra Fascismo e Resistenza, un po’ come sono adesso sospese le nostre vite…. ma è proprio in questi momenti che non bisogna mollare, anzi bisogna mettere in campo idee innovative, sogni che guardano al futuro, bisogna crederci, come la nostra Associazione, Vino Rosa Italiano.
Il 14 marzo 1944, alle 17,30, Don Pierino Leone raduna tutti i suoi operai e annuncia: “Ragazzi cominciamo, da domani imbottigliamo sul serio.”
Da quelle parole tutto comincia, in Italia viene imbottigliato il primo rosato, il Five Roses di Leone de Castris, 35 mila bottiglie commissionate dall’esercito di liberazione americano.
Il rosato nella Tenuta Leone De Castris veniva già prodotto in piccole quantità perché piaceva a Donna Lisetta De Castris , la moglie di Pierino, ovviamente non veniva imbottigliato, come del resto non veniva imbottigliato nessun vino in Puglia, da sempre questa regione vinificava per conferire ad altri produttori in Italia e all’estero. “I nostri vini del Sud vanno a fortificare le produzioni del Nord”-, ripeteva spesso Pierino.
Per tutto l’anno i soliti clienti non si erano sentiti, il vino rischiava di rimanere in cantina, il tutto era inaccettabile per Pierino, non tanto da un punto di vista economico, ma soprattutto perché il suo vino, frutto di tanto lavoro e sudore, non sarebbe stato apprezzato e conosciuto da nessuno, a causa di una guerra insensata e della distruzione della nazione.
Allora bisognava cambiare strategia e rischiare tutto, bisognava impegnarsi a “trasformare una vite secca in una prospera”, tanto le difficoltà e le disgrazie erano sempre nel conto, sia che si lavorasse, sia che si rimanesse con le mani in mano: l’80% della produzione sarà vinificato in rosa. Bene e poi però a chi venderlo? In Puglia sono sbarcati gli americani, un modo completamente diverso di vivere, bevono birra in grande quantità, ma in bottiglia. Allora imbottigliamolo, ma dove trovare le bottiglie? In questo periodo le spedizioni tra Nord e Sud sono interrotte, gli ordini ci metterebbero mesi ad arrivare…..ma ci sono le bottiglie di birra abbandonate dagli americani, inizia la prima forma di riciclo del vetro, da Bari, Foggia, Lecce, carri stracolmi di bottiglie di birra arrivano a Salice Salentino nella Tenuta Leone De Castris.
Dopo svariati tentativi si arriva alla cuveè voluta: il 10% del 1935, il 20% del 1942 e il 70% del prezioso rosato del 1943, tutto proveniente dal vigneto Cinque Rose.
Vengono imbottigliate le prime 100 bottiglie per la festa di 18 anni di Salvatore, il primogenito dei suoi cinque figli con l’etichetta “Azienda Agricola Leone De Castris – Alla Prima delle mie Cinque Rose”.
Alla festa sono presenti anche gli americani, il rosato piace, va alla grande, ma per il generale Paoletti c’è bisogno di un nome inglese per renderlo familiare ai suoi soldati, Pierino non si perde d’animo, come si dice cinque rose in inglese? Five Roses? Vada per Five Roses, non sarà certo un nome straniero a far perdere l’autenticità e la tradizione di un luogo.
Pierino Leone veniva visto come un visionario, ma lui era convinto che valeva la pena di combattere per migliorare questo mondo, diceva che solo se si hanno grandi sogni, allora si possono fare grandi cose. L’importante è non spegnerli, non lasciare che passino senza crederci.
E voi un sogno ce lo avete?
Noi sì, crediamo nella valorizzazione del vino rosa italiano di qualità.
“Insieme, un mondo di vino rosa è possibile”
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